Quando ci si accorge
di essere vittime di violenza psicologica, specialmente se sistematica nel
tempo, la vittima deve al più presto chiedere aiuto senza alcuna indecisione e
affidandosi a specialisti il più competenti possibili.
Non pochi i casi in
cui il magistrato ha individuato, inoltre, il danno sistematico all'equilibrio
psicoaffettivo della vittima da parte del carnefice uso a "negare fatti,
eventi e cose dette" al punto da determinare un danno
psichico-esistenziale a colei che la subisce.
Una cosa fondamentale
che la donna deve fare è capire con chi ha a che fare e quanto questo può
essere pericoloso…
I menzogneri
patologici la prima cosa che fanno per poter ‘esercitare’ con maggior
astuzia è quella di affermarsi sostenitori
assoluti della sincerità e dei suoi valori. Si tratta di persone severamente squilibrate,
pure se appaiono normali in superficie, e il loro disturbo può provocare gravissime
conseguenze a chi è loro vicino.
Sono persone affette
da DISTURBO NARCISISTICO DI PERSONALITA’
le quali non hanno piena coscienza della loro malattia e credono che mentire
sia giusto al fine di salvaguardare il proprio ego ed ottenere benefici, fino
al punto di danneggiare gravemente gli altri con comportamenti malvagiamente
manipolatori, mendaci ed ipocriti. Mentono con una capacità attoriale , tanto
da presentarsi sinceri al più attento osservatore.
Nella scala dei
disturbi psichiatrici i narcisisti-bugiardi giungono poco prima degli
psicopatici, ovvero dei serial killer, o comunque di quelle persone disturbate
che oltre a mentire e a praticare violenza morale senza alcuna pietà,
commettono anche atti di massima crudelta’ fisica. I bugiardi patologici
narcisisti non arrivano a ciò, ma con la loro violenza morale colma di atteggiamenti e comportamenti falsi,
possono – senza farsi il minimo scrupolo – generare grandissime sofferenze
nelle loro vittime e in alcuni casi possono giungere ad istigare al suicidio.
Esiste un tipo di violenza che non è visibile sulla
superficie corporea, a livello cutaneo cioè, ma è ugualmente devastante al
punto che può uccidere quanto l'eliminazione fisica diretta. E' un tipo di brutalità
che viene perpetrata a mo' di stillicidio, spazzando via l'esistenza ( o
provandoci ) ed in genere le vittime sono donne. Il soggetto violento potrebbe
incominciare dapprima utilizzando
modalità comunicative atte ad isolare la sua vittima, spesso infamandola,
fino quindi ad umiliarla con grave danno sotto molteplici aspetti, non ultimo
quello inerente alle proiezioni sociali. Lo scopo è quello di condizionarla,
confonderla. Questo avviene di solito con l'interruzione e l'impedimento di
informazioni reali e la pericolosa somministrazione di notizie false, il che
serve a ridurre la vittima in uno stato di impotenza.
Queste persone
tentano di indurre anche, più o meno maldestramente, la donna a credersi "pazza", tentando sempre più tirannicamente
di isolarla, al fine di farla comunicare il meno possibile le aberrazioni subite. Questo
tipo di soggetto violento, in genere per patologia psichica mai curata, arriva
ad usare pretesti, fatti interamente inesistenti, per colpevolizzare la sua
vittima in privato e in pubblico, provando a farle quella che si circoscrive
"terra bruciata". Cerca però, vilmente, di non essere solo nel suo
operato, e per far questo, reperisce qualche personaggio a lui simile e con cui
far “branco”.
Il violento
agisce rifiutando qualunque tipo di dialogo realistico circa le menzogne che
prepotentemente pretende lei creda. Se ciò non avviene, se la vittima mantiene
tenacemente la propria lucidità, il soggetto passa a toni sarcastici, deride, disprezza, mortifica,
squalifica e, ancora una volta, isola. La perseguitata indebolita comincia a
sentirsi confusa, non mette più del tutto in dubbio quello che vede e sente.
Ma se lo fa subisce l'ultima fase, quella intimidatoria e
delle vendette. Se caratterialmente determinata, la donna potrebbe però
continuare a difendersi cercando di convincere il delinquente, che ciò che lui le fa non è giusto, che ciò
che, in modo molesto, afferma è falso. Tenta di far chiarezza ancorandosi alla
razionalità. Cerca tenacemente, e spesso trova, tutte le prove della realtà dei
fatti, annientandosi con inevitabile stress e logorìo della propria salute,
mentre irrita ancor di più il suo carnefice.
La violenza
psicologica erode e calpesta la dignità della persona. È composta di un
insieme di comportamenti messi in atto al fine, conscio o inconscio, d'indebolire figlie compagne sorelle, donne
che solitamente manifestano fin da subito qualità umane di cui il personaggio
dannoso, di solito un familiare, si vede sprovvisto. Questo tipo di tormenti si
svolge nel tempo, nell'arco di intere esistenze violate, e raramente culmina
con l'eliminazione fisica, essendoci comunque una relazione di dipendenza. E'
purtroppo la donna stessa, invece, che si ammala di depressione, arrivando in
alcuni casi al suicidio o diventa insicura, dubbiosa di sé, convinta alla fine
della ragione e della bontà di chi le sta invece infliggendo molestie ed abusi
psicologici con costanza criminale.
Un’esca facile:
innumerevoli donne messe a morte,
imbracate, annegate, bruciate,
abbandonate nei più marci terreni.
E non finisce.
Donne ormai lontane dai
rosati infanti che furono,
che sono quelle ombre d’uomo
temute, impronunciabili.
Poesia di Mariella Bettarini
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