venerdì 2 maggio 2014

Bambini e lettura: un’occasione per crescere insieme


Leggere con i bambini, leggere per i bambini o insegnare a leggere ai bambini? Non c’è una grande differenza: in ognuna di queste azioni passa la relazione. I progetti come “nati per leggere”, i laboratori esperienziali e educativi (per genitori e genitori e bambini) che in questi anni sono stati portati avanti hanno messo in luce proprio questo: attraverso la lettura passa non solo il sapere, ma anche la relazione. Innanzitutto la scelta delle letture fatta insieme ai bambini dice tanto di quello che siamo e quello che tramandiamo.
Attraverso le storie passano i nostri messaggi, i nostri valori, le nostre norme, ma anche le nostre paure. Passa quello in cui crediamo, che ci si possa salvare o meno da una situazione, che si possa fare o meno affidamento sugli altri, sulla propria dolcezza, furbizia o intelligenza per risolvere una situazione, che ci sia o meno una giustizia, una famiglia, un’amicizia, un lieto fine.
È fondamentale quindi scegliere e ragionare sulla nostra preferenza, ma anche avere delle indicazioni riguardo a questa.
È importantissimo iniziare a leggere con loro fin dalla prima infanzia e quindi leggere ad alta voce e, se è possibile, con l’aiuto del proprio Bambino Interiore, mimare storie e personaggi attraverso la voce e i gesti. Un bambino, quando gli viene letta una favola o mentre la legge lui stesso è nella favola e vive realmente le emozioni del personaggio.
Poi si inizia a leggere da soli, di solito in prima elementare. I bambini che hanno iniziato la primaria devono cominciare a esercitarsi con la lettura. Come aiutarli? E come aiutare anche i bambini più grandi che non hanno ancora acquisito bene la capacità di leggere ad alta voce?
Leggere ad alta voce è esperienza piacevole anche perché crea l’abitudine all’ascolto, aumenta i tempi di attenzione (che nei bambini sono di solito molto brevi) e sicuramente accresce il desiderio di imparare a leggere. Quindi quando leggete con i vostri bambini sarebbe il caso di riservare alla lettura un momento particolare della giornata: ad esempio prima del sonnellino o della nanna (momento migliore perché allieta anche il sonno) o comunque scegliendo dei momenti durante i quali siete entrambi un po’ più tranquilli.
Può capitare che il bambino si agiti o sia inquieto, in quel momento è importante non insistere e approfittate di altri momenti, come quelli di attesa, magari dal dottore, durante una fila, in un viaggio o durante un influenza (rende la malattia più affrontabile).
È importante poi il dove leggere: scegliete un luogo confortevole dove sedervi e dove recitate o cantate le filastrocche del suo libro preferito; sarebbe utile cercare di eliminare le altre fonti di distrazione: televisione, radio, stereo… Tenete in mano il libro in modo che il vostro bambino possa vedere le pagine e in modo che voi possiate indicargli le figure e spiegargliele. E poi fatelo partecipare con domande come: cosa pensi che succederà adesso?
E infine scegliete con lui: accompagnatelo in biblioteca e nelle librerie a lasciatevi andare all’entusiasmo dello scegliere un libro! Questo è il dono della relazione che ci dà la lettura con in nostri bambini.
Enrica Gagliardi (enrica.gagliardi1@gmail.com)



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